694 donne nell’anno 2022 hanno contattato il Centro Antiviolenza dell’Associazione Aiuto Donna sul territorio di Bergamo nelle 5 sedi operative di Bergamo, Dalmine, Seriate, Vigano San Martino e Terno D’isola.
Ogni giorno GRAZIE all’impegno di 70 operatrici (di cui il 80% è volontariato) si aprono le porte dei nostri centri antiviolenza.
Le operatrici sostengono le donne nel loro percorso di consapevolezza e autodeterminazione di uscita dalla violenza.
Attraverso colloqui di accoglienza telefonica, vis a vis, accompagnamento legale, piscologico ed etnoclinico.
I centri dispongono di un servizio H24 che risponde alle richieste di emergenza di collocamento.
I centri dispongono di figure tutor che accompagnano le donne nei percorsi per concretizzare piena autonomia casa e lavoro.

il 70% delle donne che hanno contattato il centro sono italiane;

il 40% delle donne ha dai 38/57 anni, in aumento le giovani che si rivolgono al centro, il 15% tra i 18/27 anni;

il 40% delle donne ha un lavoro stabile,

Nel 70% dei casi il maltrattamento dura da più di 5 anni;

Tipologie di violenza: fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking;

il 35% delle donne denuncia

l’Autore di violenza:

l’ 85% è partner o ex partner

il 65% è italiano

il 70% ha un lavoro

La violenza maschile contro le donne rimane un fenomeno ancora molto sommerso, la condizione di precarietà economica penalizza e impedisce alle donne di intraprendere un percorso di autodeterminazione, la paura di perdere tutto e di non avere mezzi di sussistenza sono alcuni dei motivi che inducono le donne a rimanere con il maltrattante.
Le tre reti interistituzionali antiviolenza afferenti ad Aiuto Donna, nel costante presidio territoriale in sinergia con forze dell’ordine, ospedali e servizi sociali, hanno provveduto, attraverso il centro antiviolenza, al collocamento in protezione di n. 36 donne e n.50 minori nelle case rifugio convenzionate (dal 1/01 al 18/11 novembre 2022).
Alcuni nuclei familiari che hanno intrapreso il percorso d’uscita e continuano il loro cammino di autodeterminazione sono sostenute con misure specifiche e interventi territoriali per il sostegno abitativo e il reinserimento socio-lavorativo, in collaborazione i servizi pubblici, con gli enti di formazione professionale, il sistema imprenditoriale, i servizi per l’impiego e il terzo settore.

 

Centro Antiviolenza Aiuto Donna